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Siamo su IES, rivista di Confindustria Toscana

Dopo un lungo periodo di silenzio sul nostro blog, sentivamo la necessità di raccontare i nuovi progetti di cui ci stiamo occupando. Volevamo farlo però in un modo diverso dal solito ed è per questo che abbiamo scelto un mezzo inusuale per un’azienda digitale: la carta stampata!

Recentemente abbiamo partecipato a un incontro presso Confindustria e abbiamo conosciuto la rivista IES, il mensile ufficiale dell’organizzazione di industriali toscana. Siamo rimasti affascinati dall’eleganza della testata, tanto da decidere di farci intervistare, raccontando quanto sta “bollendo in pentola” in questi ultimi mesi. Ecco l’intervista integrale.

«Sviluppiamo web app e siti, con specializzazione nella tecnologia Django e nel linguaggio Python, per i quali siamo tra le aziende italiane più accreditate». Si presenta così Nephila, una web company nata nel 2001 a Firenze, dove oggi si trova la sede principale e il team tecnico.

Cos’è la tecnologia Diango?
«È una piattaforma per lo sviluppo di applicazioni, nata in una media company e oggi impiegata in molti ambiti, dalle startup ai social network, Instagram e Pinterest. Questa tecnologia, flessibile e scalabile, permette di aggiungere moduli e aggiornare l’infrastruttura tecnologica di volta in volta. Un aspetto non da poco per i clienti perché, alla luce di un cambiamento digitale da effettuare, il loro investimento non va perso ma può essere all’occorrenza consolidato e migliorato».

Quali sono gli altri punti forti della vostra realtà?
«Abbiamo puntato sull’innovazione organizzativa continua, lavorando con team integrati (che interagiscono tra di loro) e cross-funzionali (ogni team mantiene le proprie specificità e differenze) e con metodologie di tipo “lean” per l’ottimizzazione di risorse e produzione. Sempre in quest’ottica, abbiamo scelto di lavorare secondo i principi “agile”, che applicano la filosofia “kaizen” allo sviluppo software e permettono di ridefinire il flusso di lavoro, centrandolo sulla collaborazione sinergica con i nostri clienti per produrre software migliori».

Quale importanza ha oggi il business digitale?
«Il digitale è una leva di innovazione e sviluppo che ha importanti conseguenze sulle funzioni aziendali, ma è anche una opportunità per creare nuovi spazi di competizione, nuovi business o per rendere più efficienti quelli tradizionali».

Esempi pratici?
«Con Alfa, una startup industriale di Bologna, che ha ideato uno speciale color dispenser di vernici per i punti vendita, abbiamo sviluppato l’applicazione che permette alla macchina di comunicare in tempo reale con il suo gestore o con il produttore in Italia, in qualsiasi punto del mondo la macchina si trovi. Con un’altra startup abbiamo sviluppato Typewiser, una piattaforma SaaS per la scrittura guidata di documenti per bandi di finanziamento pubblici, in particolare del programma europeo Horizon 2020 per progetti di green economy, consentendo all’utente di semplificare la gestione di un documento complesso». 

La scadenza più importante che avete in calendario?
«Siamo impegnati con il Team per la Trasformazione Digitale, da cui siamo stati selezionati con un bando di gara pubblico, per lo sviluppo di applicazioni che trasformeranno l’infrastruttura digitale della Pubblica Amministrazione. È un incarico prestigioso, perché il Team Digitale del Governo è il nucleo di maggiore innovazione dell’Agenda Digitale. La consegna è prevista a fine agosto».